VINCENT VAN GOGH
Terminati gli studi, va a lavorare come impiegato nella succursale della casa d'arte parigina Goupil e Cie, successivamente nelle sedi dell'Aja (dove compie frequenti visite ai musei locali), di Londra e di Parigi. Nel maggio del 1875 viene definitivamente trasferito a Parigitata.La forte marcatura cromatica, il grafismo disegnativo, la sottolineatura, attraverso linee di contorno, dei margini delle figure portano ad un potenziamento dell'espressione, in base al proprio modo di sentire. Per questo la tendenza della sua pittura post-impressionista è di matrice espressionista.
LA NOTTE STELLATA

Autore | Vincent van Gogh |
---|---|
Data | 1889 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 72×92 cm |
Ubicazione | Museum of Modern Art, New York |
Il quadro come indicato nelle caratteristiche sovrastanti si trova attualmente in uno dei musei più famosi del mondo, ovvero il Museum of Modern Art e rappresenta uno dei più grandi prodotti di questo artista. Il quadro ha ricevuto dalla critica un apprezzamento unanime, e oggi cercheremo di capire qual’è il senso e la tecnica che si trova dietro questo grande quadro.Sappiamo veramente poco riguardo il legame tra Van Gogh e la notte stellata, poiché l’artista spediva periodicamente delle lettere al fratello Theo dove raccontava delle sue opere e della sua vita; all’interno di queste missive solo un paio di volte viene accennata questa opera e sempre di sfuggita, creando un grande alone di mistero attorno al quadro. Forse questo è proprio uno dei motivi che ha permesso all’opera di essere così affascinante.All’interno di una lettera l’artista spiega la sua concezione della notte, definendola viva e molto più colorata rispetto al giorno e proprio nella notte stellata cerca di mettere in risalto la vita angosciosa e turbolenta che lega alla notte. In una prima occhiata, si nota molto rapidamente che il soggetto è un piccolo borgo di notte e con alcuni elementi naturali sullo sfondo.
GIRASOLI

Autore | Vincent van Gogh |
---|---|
Data | 1888-1889 |
Tecnica | olio su tela |
Dimensioni | 95×73 cm |
Ubicazione | Varie collocazion |
Il dipinto mostra i girasoli in ciascuna fase della fioritura, dal bocciolo all'appassimento. Anche se alcuni hanno interpretato le forme contorte dei petali e degli steli come un segno di tormento, traspare dalle lettere al fratello che questo soggetto diede gioia e ottimismo, come simbolo del clima temperato del sud. Inoltre il girasole simboleggia spesso devozione e lealtà e i vari stadi di decadimento potevano simboleggiare i cicli di vita e morte.
Le prime opere della serie mostrano di aderire alle teorie allora in voga nella cerchia di artisti trasgressivi parigini, usando come sfondo un blu/violetto per i fiori gialli. In seguito provò a mettere i fiori in un vaso giallo, su uno sfondo di una tonalità dello stesso colore e si accorse che la pittura sembrava irradiare luce e allegria: il colore per lui era già un modo di esprimere emozioni piuttosto che un modo per rappresentare la realtà.
L'artista stendeva i colori con pennellate ruvide e dense, spesso appiccicandoli uno sopra l'altro finché i pigmenti erano ancora umidi. A volte procedeva a scalfire la superficie fresca usando anche l'impugnatura del pennello. Si tratta di un approccio "scultoreo" alla pittura, in cui le ombre e le luci sono date, oltre che dai pigmenti, dallo spessore dell'impasto cromatico. L'effetto che si otteneva era quello di un'espressività mai vista prima. La serie fu innovativa anche per l'uso estensivo del giallo cadmio, un pigmento di invenzione recente, che l'artista amava usare.
Nella serie dei girasoli in vaso c'è un netto contrasto tra la piattezza del fondo e del vaso e i fiori che invece sembrano contorcersi in tutte le direzioni. La firma dell'artista si trova spesso sul vaso: come i grandi maestri del passato egli usava solo il proprio nome di battesimo.
Nessun commento:
Posta un commento