venerdì 24 marzo 2017

giorgio morandi_ taveras waderli


Giorgio Morandi(Bologna il 1890):è stato un pittore e incisore italiano Fu uno dei protagonisti della pittura italiana del novecento ed è considerato tra i maggiori incisori mondiali del secolo.Fin da ragazzo dimostra grande passione per l'arte figurativa, convincendo i parenti a permettergli di iscriversi all'accademia di belle arti di bologna.










La fama di Morandi è legata alle nature morte e in particolare alle "bottiglie". I soggetti delle sue opere sono quasi sempre cose abbastanza usuali: vasi, bottiglie, caffettiere, fiori e ciotole che, composti sul piano di un tavolo, diventano i veri protagonisti della scena. La sua opera include anche ritratti e paesaggi. Usare pochissimi colori è una sua particolare caratteristica, che lo rende poetico e surreale e, anche se non particolareggiava i suoi soggetti, si può notare come essi non perdano di realismo.




Sempre uguale a se stesso, ma sempre diverso, Morandi non cerca temi nuovi. La sua pittura è una meditazione paziente, profonda, intellettuale degli oggetti. Morandi di fatto ne approfondisce il ritmo, i contorni, i riflessi.



Morandi sembra attirato dall'atmosfera di meditazione e di silenziosa contemplazione. Il rigore formale che guida la sua produzione artistica infonde, anche agli oggetti più semplici e banali, una solennità pacata e austera.Tra le sue fonti d’ispirazione c’erano Picasso e Cézanne tra i suoi contemporanei, ma naturalmente anche i grandi pittori del Rinascimento.

































Tra il 1918 e il 1919 Giorgio Morandi espose con i futuristi, facendosi riconoscere per il suo stile metafisico, e nel 1920 fecce propri molti dei propositi di “Valori plastici”, la rivista di critica d’arte nata proprio per diffondere le idee della metafisica e delle avanguardie europee in Italia. In seguito Morandi maturò uno stile più personale e unico: iniziò a farsi conoscere con le sue nature morte, composizioni costituite molto spesso da serie di bottiglie e altri recipienti, resi con pochi colori piatti e molto tenui. Dipinse anche ritratti e paesaggi, destinati comunque a essere meno conosciuti rispetto alle sue nature morte in cui lo stile era molto riconoscibile: i soggetti erano spesso abbozzati e con pochi particolari, ma grazie alle tinte piatte riusciva comunque a dare ai suoi quadri un notevole realismo.




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